Autismo, la mamma di Matteo di nuovo in piazza: “L’Asp di Reggio Calabria nega terapie a mio figlio”

asp reggio2E' tornata in piazza a manifestare Angela Villani, la madre di Matteo, il bambino autistico di 6 anni cui l'Asp5 di Reggio Calabria, e' l'accusa della donna, continua a negare le cure necessarie per la sua patologia. "Nonostante il colloquio del 5 settembre scorso con i funzionari dell'Asp di Reggio, nel quale mi avevano assicurato che avrebbero provveduto alle terapie su mio figlio con il pagamento delle fatture - afferma - nulla di tutto questo e' avvenuto. Ci e' stato, invece, proposto di portare Matteo a fare terapia a Lamezia Terme o a Cosenza. Non so come giudicare questa proposta, che non tiene in minimo conto le condizioni di mio figlio, affetto da autismo di terzo livello e non riuscirebbe a sopportare lo stress di un viaggio cosi' lungo, con la conseguenza di un ulteriore aggravamento dei comportamenti e delle problematiche di cui soffre. Non e' questa la risposta che aspettavamo dall'Asp, in presenza peraltro di una sentenza del Tribunale e di un bambino con una patologia cosi' grave". Angela Villani e' alla sua seconda protesta pubblica, dopo quella dello scorso 27 agosto, sempre in Piazza Italia, davanti alla Prefettura, dove ricevette rassicurazioni sulla felice conclusione della sua vicenda.

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"Matteo - prosegue Angela Villani - ha diritto alle cure, con le quali puo' migliorare. Finora ci siamo appoggiati ad un centro che pratica prezzi accessibili. La terapia va fatta non in un centro a tre ore di auto da qui, ma va fatta in un ambiente familiare, e chi e' esperto di autismo lo sa benissimo. I neuropsichiatri sanno bene che la principale necessita' di un bambino autistico e' quella di relazionarsi, perche' il deficit piu' importante e' la relazione con il mondo esterno e con coetanei". "Mi ritrovo, oggi - dice ancora la donna - a non poter fare affidamento nemmeno sulla legge. Se nemmeno una sentenza di un giudice riesce a tutelare il diritto alla salute, quel diritto base che e' sancito nella nostra Costituzione, cosa posso aspettarmi? Io non chiedo sussidi economici, chiedo solo il rispetto di un'ordinanza, le cure per mio figlio e il rispetto che si deve ad un bambino ed alla sua famiglia. Il problema di Matteo non e' stato quello di nascere autistico, ma di trovarsi in questo territorio, dove le cure si e' costretti a chiederle attraverso un Tribunale mentre dovrebbero essere erogate e basta, cosi' come avviene in tutte le altre parti d'Italia".