Catanzaro. Granato (M5S) rivendica iniziativa su inchiesta che ha travolto il Consiglio comunale: "Alle Regionali i cittadini votino persone pulite"

«Al di là dei risvolti penali l'inchiesta giudiziaria con più di 30 indagati, tra cui quasi tutti i consiglieri comunali catanzaresi, per la vicenda di presunte commissioni consiliari farlocche nel Comune di Catanzaro conferma come in Calabria i vecchi partiti siano in crisi totale e sia urgente il completo ricambio dei rappresentanti politici, soprattutto alle prossime elezioni regionali». Lo afferma, in una nota, la senatrice M5S Bianca Laura Granato, segretaria della commissione Istruzione pubblica e Beni culturali, che afferma: «Questa storia di Catanzaro è emblematica e deve far riflettere. Le indagini sono partite da un mio esposto dello scorso anno. Eppure io non ero entrata in Consiglio comunale e il Movimento 5 Stelle non aveva nemmeno un consigliere eletto. Ciononostante, da parlamentare mi occupai del caso investendo la Procura di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri».

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«Ciò significa – prosegue la senatrice – che il Movimento 5 Stelle, rimasto al di fuori delle istituzioni locali in quanto spesso penalizzato dal voto, in Calabria alquanto frutto di logiche clientelari, ha condotto una coraggiosa opera per la pulizia nell'amministrazione pubblica, come peraltro si evince dall'inchiesta sulla trasferta a Spoleto del governatore Mario Oliverio, indagato per peculato, partita sempre da un mio esposto nel silenzio assordante e nell'immobilismo cronico dei consiglieri regionali». «Mi auguro – conclude Granato – che i calabresi sappiano scegliere, alle Regionali del 26 gennaio prossimo, rappresentanti puliti e lontani anni luce dal sistema di potere, distinguendoli dai riciclati di partito di cui già si sente l'odore».