Vertenza Corap, i sindacati incontrano il commissario del Consorzio: “Tutelare futuro occupazionale dipendenti”

Le Segreterie regionali CGIL FP, CISL FP, UIL FPL, UGL e SUL della Calabria, vista la costante situazione precaria dell'Ente, a seguito della richiesta di convocazione urgente inviata al nuovo Commissario del CORAP, si sono incontrate con i rappresentanti del Consorzio presso la sede di Lamezia Terme, al fine di porre chiarezza alla complessa situazione di incertezza che si sta ripercuotendo sia sui livelli retributivi dei lavoratori e sia sul loro futuro occupazionale, oltre che sul futuro dell'Azienda. Tutto ciò in considerazione del fatto che ancora oggi, nonostante i continui impegni ed assicurazioni forniti dagli interlocutori istituzionali, Regione e CORAP, non è stata formulata – scrivono i sindacati - nessuna proposta concreta di ristrutturazione aziendale, che possa dare stabilità al futuro dell'Ente e tranquillità ai lavoratori, che con impegno continuano a svolgere il loro mandato istituzionale. La riunione si è svolta attraverso un serrato, complesso e proficuo scambio di attente valutazioni a seguito dei ragguagli e degli aggiornamenti comunicati dal Commissario Straordinario del CORAP, Dott. Fernando Caldiero e dalla Dirigenza dell'Ente presente all'incontro.

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Tutto il confronto – è scritto in un comunicato stampa delle segretarie regionali dei sindacati CGIL FP, CISL FP, UIL FPL, UGL e SUL - si è incentrato sulle attività e sulle reali intenzioni della nuova Amministrazione, condizioni necessarie per definire e risolvere lo stato di attuale incertezza scaturito dalla crisi profonda in cui è scivolato il Consorzio e per individuare un percorso da condividere effettivamente per tutelare i posti di lavoro e garantire i servizi finora erogati dal CORAP. Non di meno si è discusso della proposta di modifica della Legge Regionale 24/2013, già approdata nell'ultimo Consiglio Regionale e delle finalità che stessa dovrà perseguire che devono puntare alla salvaguardia dell'interesse dell'Ente senza tralasciare la tutela dei lavoratori e dei livelli occupazionali. Si è quindi discusso del possibile percorso istituzionale da seguire, anche con l'eventuale inserimento della proposta di Legge regionale. Tutto ciò nella consapevolezza della necessità di scongiurare la perdita del patrimonio di competenze professionali, maturato dai lavoratori in anni di attività svolta presso questo Ente e più volte riconosciuta a tutti i livelli politici e istituzionali. Oltre a ragionare sull'esigenza di tutelare il Patrimonio professionale, si è anche discusso approfonditamente sulla necessità di tutelare e difendere la rete di infrastrutture presenti su tutto il territorio Regionale e le attività di impresa specifiche, che solo l'Ente in questione possiede e può gestire e che sono fondamentali per la valorizzazione ed il rilancio del settore industriale/produttivo dell'intera Regione Calabria.